Festa della Solidarietà 2015

Festa della Solidarietà 2015

La Festa della Solidarietà 2015 si è svolta dal 24 al 29 giugno in piazza S. Giovanni, davanti alla facciata monumentale della Basilica omonima.

Il tema era “Accendiamo una luce” e l’evento ha visto la partecipazione di decine di organizzazioni dedite al volontariato e alla solidarietà: dalle ACLI agli Scout AGESCI, ad ItinerArte all’Associazione Italiana Sindrome di Pitt-Hopkins – Insieme di più ONLUS, a VolontariaMente, al Mo.Fra, ad A-Mici ONLUS, all’Associazione Res Magnae, a Vivi Veio ONLUS, a NoAlibi ONLUS, a SEAMI ONLUS, all’Associazione Oviveiro ONLUS, a decine e decine di volontari senza etichette.

Il video ufficiale che proponiamo online testimonia la storia della Festa e anche la sua complessità, dalla preparazione alla celebrazione.

Durante i sei giorni si sono alternati dibattiti, rappresentazioni teatrali, concerti; sono stati presenti don Ciotti come anche il Ministro dell’Ambiente, la Banda della Marina Militare come la compagnia che ha messo in scena “Il signore a rotelle“, bellissimo spettacolo centrato sull’esperienza di un disabile in carrozzella.

Il mondo della solidarietà è stato supportato nel suo slancio dall’opera insostituibile dell’Esercito Italiano, che ha assicurato il confezionamento di pasti, offerti dal pastificio Di Martino e dalll’Arciconfraternita dei Macellai di Roma Onlus, grazie a due cucine da campo in pieno servizio!

Come è stata possibile la realizzazione della Festa della Solidarietà? Grazie alla… solidarietà! Persino nella piccola lotteria dove commercianti e amici hanno messo in palio i premi che sono stati estratti a sorte l’ultima sera dal Presidente Benigni e dal Tesoriere Pozzi.

La generosità dei benefattori ha reso possibile la distribuzione di centinaia di pasti solidali alla mensa comune. La Caritas e i Francescani hanno garantito che qualsiasi persona in stato di necessità volesse partecipare alla Festa trovasse un posto e un pasto. Il principio è stato quello del caffè sospeso: le persone in grado di fare una donazione lasciavano l’offerta per coprire il fabbisogno di chi non poteva permetterselo.

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